Il “procurement”

Piercarlo Salari, pediatra

Procurement” è un temine inglese, ed anche se non parlate questa lingua, per assonanza con la nostra potete immaginare il significato: “procurare”. Questa parola, applicata a un ambito particolare della scienza e della Medicina dei trapianti, assume il significato di “reperimento”.

Il procurement, dunque, identifica l’insieme di attività e processi per selezionare un potenziale donatore di qualunque organo, ‘reperire’ e identificare quelli che possono essere i candidati a una donazione, e successivamente avviare tutta la “macchina” che, in un tempo rapidissimo (perché la vita degli organi una volta espiantati dal corpo che li dona ad un altro ridandogli vita, è molto limitato, pari a poche ore), deve preoccuparsi del prelievo dell’organo dal donatore, della selezione del ricevente, che deve avere caratteristiche idonee e compatibili ad ospitare quell’organo specifico così da limitare al minimo qualunque possibilità di rigetto e/o di eventuale altra complicanza, e quindi del trapianto.

Il procurement è una rete di strutture, persone, procedure che lavorano in squadra, in modo efficiente e sinergico, affinché il percorso donazione-trapianto, in tutte le sue fasi, vada a buon fine. Insomma, deve esistere tra il procurement e i vari attori coinvolti, un perfetto coordinamento.

Operatività e compiti

Principale compito e impegno del procurement è l’ottimizzazione del processo di identificazione dei potenziali donatori, garantendo la messa in campo di tutte le iniziative mirate a questo scopo, estesa anche al monitoraggio e alla valutazione continua delle performance delle strutture coinvolte e che contribuiscono al buon andamento dell’intero sistema trapianti. Infatti, la rete del procurement deve essere organizzata a livello territoriale e funzionare alla perfezione nel suo complesso, cioè sia a livello nazionale sia regionale, sia della singola struttura nel rispetto degli obiettivi dei programmi di trapianto. L’identificazione del soggetto con potenzialità di donazione è un compito che spetta ai medici di area critica, degli intensivisti in particolare, che operano secondo le procedure stabilite dalle linee-guida clinico-organizzative nazionali (cioè del Centro Nazionale Trapianti, CNT), regionali (del Centro Regionale Trapianti, CRT) e locali (della struttura). Il lavoro del procurement ha inizio nel momento in cui al Coordinamento locale ospedaliero giunge una segnalazione. A questo punto si attiva la sua funzione di coordinamento del processo di donazione e parte l’accertamento di morte del supposto candidato alla donazione d’organi. Senza questo processo, ovvero di morte accertata (e non solo presunta) della persona donatrice non si può procedere (per legge e per deontologia professionale, etica e morale) alle varie fasi di donazione e trapianto.

In termini operativi i principali compiti di coordinamento del procurement sono:

– assicurare l’immediata comunicazione dei dati del donatore, tramite il sistema informativo dei trapianti (il SIT) al Centro regionale o interregionale competente e al CNT che provvederà all’assegnazione degli organi al ricevente compatibile;

– curare i rapporti con le famiglie dei donatori;

– coordinare gli atti amministrativi relativi agli interventi di prelievo;

– organizzare le attività di informazione, educazione e sensibilizzazione in materia di trapianti per il territorio di competenza.

Il coordinatore locale

A livello locale, il procurement è dunque il terzo anello del sistema trapianti, dopo quello nazionale (CNT) e regionale (CRT), ma di pari importanza per la realtà territoriale in cui opera. La rete Regionale del Procurement svolge la sua attività in collaborazione sinergica con i Centri Trapianto (Nazionale e Regionale) e le Banche dei Tessuti. La rete del procurement, oltre alle fasi organizzative, deve garantire un’adeguata e qualificata assistenza clinica al potenziale donatore così da mantenere nelle migliori condizioni possibili gli organi da prelevare, in tutte le fasi: dalla gestione dell’insufficienza d’organo alla fase di trapianto e del breve e lungo periodo del post-trapianto. Tutte le operazioni del procurement e dell’intero processo del sistema trapianto sono gestite da personale qualificato e adeguatamente formato per la sicurezza del paziente che riceverà l’organo donato.

Fonti

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Piercarlo Salari